Come si consumano le giuggiole

Le giuggiole sono così: una volta che cominci non riesci a smettere. Golose da gustare fresche o essiccate, per spezzare la fame, assaggiare qualcosa di dolce senza rischi per la linea, sono uno spuntino dietetico e salutare. Ma come mangiarle per esaltarne sapore e proprietà?

Quando raccogliere e mangiare le giuggiole fresche

Le giuggiole iniziano la maturazione tra settembre e ottobre. In questi mesi presentano un colore verde e non sono completamente mature, ma possono essere consumate. Hanno un sapore acidulo e hanno una buccia più spessa. Somigliano alle mele e sono un concentrato di vitamine e antiossidanti.

La giuggiola è completamente matura verso la fine di ottobre, o quando il suo colore passa al giallo fino al rosso intenso, l’aspetto si fa più ruvido e rugoso e il sapore diventa incredibilmente dolce, più simile ai datteri. Ecco perché la giuggiola viene anche chiamata dattero cinese. Raccolte quando hanno raggiunto la completa maturazione le giuggiole possono essere conservate a temperatura ambiente anche per una settimana.

Mille altri modi di consumare le giuggiole

Perché limitarsi a spizzicare le giuggiole fresche come spuntino quando si possono utilizzare e sperimentare in mille altri modi? Gli incredibili benefici di questo frutto poco conosciuto lo hanno reso interessante sotto molti aspetti e oggi viene utilizzato in cucina e nella medicina naturale con maggior frequenza. O meglio, ha ritrovato il lustro perduto dei frutti selvatici, utilizzati da sempre e poi sostituiti da coltivazioni ad alto rendimento.

Ecco alcune preparazioni per consumare le giuggiole

Utilizzo delle giuggiole nella medicina naturale e fitoterapia

Le giuggiole essiccate sono utilizzate in fitoterapia e in Medicina Tradizionale Cinese (MTC), come decotto serale prima di coricarsi, per le loro proprietà sedativa, ansiolitica, antiossidante, antiallergica, epatoprotettrice, ipotensiva, migliorativa della funzionalità cardiocircolatoria e digestiva.

Gli impieghi più tradizionali nella fitoterapia moderna sono negli stati di affaticamento, insonnia, ansia. Numerosi studi scientifici hanno dimostrato le proprietà sedative che hanno reso il giuggiolo uno dei rimedi più efficaci per il trattamento dell’insonnia, dei risvegli notturni e palpitazioni.

L’ipotesi più accreditata è quella secondo la quale il meccanismo d’azione sarebbe quello di inibire la stimolazione di alcuni recettori del sistema nervoso centrale che provocherebbero stati di iperattività, agitazione, insonnia e ansia. L’unica attenzione è quella da porre in caso di assunzione di farmaci sedativi e ipnotici di cui potrebbe aumentare l’effetto.

Le giuggiole non sono buone, non solo fanno bene per l’alto contenuto di vitamine e minerali, portano un benessere di più ampio respiro. Un vero toccasana anche per la mente.